Redlining

La Home Owner’s Loan Coorporation nasce negli Stati Uniti in pieno New Deal, tra il 1935 e il 1940, con l’obiettivo prioritario di alleviare la situazione di migliaia di famiglie in difficoltà con il pagamento dei mutui, andando a rifinanziare gli stessi a condizioni sopportabili per il particolare periodo economico in corso. L’ente viene così incaricato di redigere mappe puntuali delle principali città (237) assegnando a ciascun quartiere un giudizio (colore) sul rischio di solvibilità rispetto agli stessi mutui.

I documenti che ne emergono sono la rappresentazione cartografica dell’urbanizzazione di quegli anni, una vista antropologica dello spaccato sociale e della stratificazione etnica passata e in corso, e soprattutto un freddo ed esplicito specchio dei sentimenti discriminatori figli del tempo e di quella che Aurélia Michel individuerà con il termine di folla razzista.

Al rosso utilizzato per delimitare le aree peggiori, quelle considerate a rischio, troviamo associati aggettivi espliciti come “sovversivo” e “indesiderabile”, e descrizioni minuziose sulle motivazioni dei giudizi (es. “prevalentemente italiani con contaminazioni di messicani, negri e orientali”, oppure, “infiltrazioni italiane riducono la desiderabilità residenziale di questa area”).

Per la prima volta anche io, nuovo immigrato, entro in queste mappe, mi sposto tra le linee e inconsapevolmente ne vado a tracciare di nuove.

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Bianca